Gruppo 685: cento anni di corsa
A cura di Neri Baldi con contributi di: E. Gallori, M. Grillo, M. Sartori, G. G. Turchi, P. Mazza, R. Cesa De Marchi, V. Pascale, G. Antonello, B. Maurri, H. J. Rosenberger, P. Dallai
Formato 240 x 165 ad album, pagine 152 su carta patinata, riproduzione di 96 fotografie in bianco-nero, 16 a colori + verniciatura di protezione, copertina cartonata in quadricromia e plastificata lucida
Le 685 nacquero come sviluppo a vapore surriscaldato e cilindri gemelli delle precedenti 680 a vapore saturo e motore a doppia espansione. Entrate in servizio nel 1912, dimostrarono eccellenti doti di elasticità, economicità di esercizio, semplicità di condotta e velocità. Il successo di queste locomotive, costruite come tali in 271 esemplari, convinse le FS dell’opportunità di trasformare in 685 gran parte delle precedenti 680, formando vari sottogruppi per un totale complessivo di 391 unità. Eleganti e veloci, sono unanimemente riconosciute come migliore espressione della scuola progettuale italiana ed hanno costituito il Gruppo di locomotive per treni viaggiatori più numeroso ed efficiente delle nostre ferrovie. Diffuse un po’ in tutt’Italia, videro un rapido declino nel secondo dopoguerra con l’elettrificazione delle principali linee ancora esercitate con trazione a vapore. Le unità più fortunate ebbero fino alla fine ruoli di un certo rilievo sulla Rimini-Ferrara e sulla Udine-Cervignano del Friuli. Nonostante la fama crescente man mano che queste locomotive si avviavano al crepuscolo, la maggior parte venne demolita nel volgere di pochi anni, tanto che delle 685 costruite come tali oggi sopravvivono solo 4 esemplari, due dei quali in ordine di marcia.